La nostra riflessione parte da Vigonza, in provincia di Padova, dove un uomo il 12 dicembre scorso si è tolto la vita perchè oberato dai debiti. Sarebbe solo un'altra delle vittime di questa dannata crisi se non fosse per un piccolo particolare: il signor Schiavon, titolare di una ditta edile, vantava crediti verso enti pubblici pari a circa € 200.000 che aspettavano di essere onorati da oltre un anno. L'imprenditore, che aveva già messo in cassa integrazione sette dipendenti ed a cui le banche avevano richiesto l'immediato rientro delle linee di credito concesse, non ha retto evidentemente alla vergogna di dover dichiarare fallimento dopo 25 anni ed ha deciso di farla finita.
Ed è sintomatico che ciò accada in un periodo come questo in cui alla finta euforia e retorica dei buoni sentimenti si contrappone una ben più reale e palpabile situazione economica disastrosa. Oltretutto ci si mette anche lo Stato che invece di investire nella crescita chiede ulteriori balzelli e sacrifici. Importi questi da pagare subito, non con la comoda risposta che chiunque abbia lavorato con gli enti pubblici prima o poi ha sentito: “Mi dispiace ma non ci sono soldi”.
La seconda notizia parte da Roma dove l'ONOREVOLE Alessandra Mussolini, rispondendo ad una domanda sulla ventilata abolizione dei vitalizi ai parlamentari bolla l'iniziativa proprio come “Istigazione al suicidio”.
Non vorremmo commentare una tale affermazione, che in verità si commenta da sola, ma ci permettiamo di notare come il generale disinteresse e sentimento di repulsione di una parte della popolazione verso la politica abbia, talvolta, più di qualche fondato motivo.
Ed è sintomatico che ciò accada in un periodo come questo in cui alla finta euforia e retorica dei buoni sentimenti si contrappone una ben più reale e palpabile situazione economica disastrosa. Oltretutto ci si mette anche lo Stato che invece di investire nella crescita chiede ulteriori balzelli e sacrifici. Importi questi da pagare subito, non con la comoda risposta che chiunque abbia lavorato con gli enti pubblici prima o poi ha sentito: “Mi dispiace ma non ci sono soldi”.
La seconda notizia parte da Roma dove l'ONOREVOLE Alessandra Mussolini, rispondendo ad una domanda sulla ventilata abolizione dei vitalizi ai parlamentari bolla l'iniziativa proprio come “Istigazione al suicidio”.
Non vorremmo commentare una tale affermazione, che in verità si commenta da sola, ma ci permettiamo di notare come il generale disinteresse e sentimento di repulsione di una parte della popolazione verso la politica abbia, talvolta, più di qualche fondato motivo.
Nessun commento:
Posta un commento