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lunedì 18 novembre 2013

FEMMINICIDIO: "Una mano tesa alle Vittime"

Direttamente dal Convegno sul tema del Femminicidio "Una mano tesa alle Vittime" tenutosi sabato 16 novembre presso il Liceo "De Sanctis" di Manduria (TA), Manduria Migliore dedica un piccolo ma significante gesto a tutte le donne vittime di violenza.

giovedì 7 novembre 2013

No scarico a mare

Ieri, in occasione della visita dell'Ass. Regionale Barbanenente a Manduria per un convegno organizzato da Legambiente, non ci siamo fatti sfuggire l'occasione di ricordarle il nostro "chiodo fisso"!

mercoledì 6 novembre 2013

Rassegna Stampa

Il nostro articolo "Immobilismo sul problema depuratore"

sulla Gazzetta del Mezzogiorno di Martedì 5 Novembre

sabato 2 novembre 2013

"IMMOBILISMO SUL PROBLEMA DEPURATORE"

Pochi giorni fa avevamo espresso il nostro timore che l'atteggiamento attendista dell'attuale Amministrazione nei riguardi della questione depuratore avrebbe rischiato di ridurre ancor di più il già lieve spiraglio di speranza che la popolazione manduriana aveva di evitare questo ulteriore scempio.
Alla luce delle ultime comunicazioni pervenute dagli uffici regionali possiamo dire che siamo stati facili profeti. Non è ovviamente nostra intenzione far ricadere la totale responsabilità dell'attuale grave situazione sulle spalle della giunta Massafra, ma è inevitabile porre in essere alcune riflessioni.
Ricordiamo bene quanto la passata campagna elettorale sia stata incentrata da parte di tutti i candidati sulle questioni allora ancora pendenti del sopralzo della discarica “La Chianca” ed appunto il problema dello scarico in mare del realizzando depuratore. Il Sindaco Dott. Massafra fece ampie rassicurazioni sul proprio personale impegno e quello di tutta la sua Amministrazione ad opporsi tenacemente ad entrambi i deleteri progetti. E la popolazione manduriana ha deciso di dare piena fiducia a queste promesse.
Oggi, solo pochi mesi dopo, assistiamo ad un vorticoso precipitare di avvenimenti, uno più minaccioso e deleterio dell'altro. Se infatti sul fronte dell'opposizione al sopralzo della discarica nulla è stato fatto (ed ora anzi si spera sottovoce che venga realizzato in maniera da scongiurare il pagamento dell'enorme debito accumulato verso la società Manduriambiente), rispetto alla questione depuratore qualche timido passo era stato pur intrapreso.
A luglio infatti partecipammo, quali membri fondatori del comitato Noscaricoamare, ad una riunione multilaterale svoltasi nell'ufficio del sindaco tra l'Amministrazione comunale, il comitato e la Regione Puglia (rappresentata in tale occasione dal Presidente della Commissione Ambiente Donato Pentassuglia). In tale incontro la Regione rassicurò i presenti sulla volontà di procedere ad una scelta condivisa a condizione che il comune di Manduria esternasse in modo chiaro la propria posizione ufficiale in merito, ossia quale migliore alternativa proponesse per evitare lo scarico in mare dei reflui. Le proposte sul tavolo erano e rimangono quella del comitato, elaborata dai docenti universitari Proff. Del Prete e Caliandro, e la bozza commissionata dalla giunta Tommasino (affidata al Prof. Muscogiuri ed all'Ing. Delli Santi).
Il Sindaco all'epoca prese tempo chiedendo di rimandare tale scelta ai primi di settembre in modo da potersi confrontare con tutte le posizioni all'interno ed all'esterno della sua maggioranza motivando tale scelta come volontà di discutere democraticamente della questione.
Pur tuttavia, da quel giorno di fine luglio nulla di concreto è stato fatto ed i risultati sono ora sotto gli occhi di tutti.
Occorre che l’amministrazione si renda conto che non può più avere, almeno su questo problema, un atteggiamento attendista, ma occorre agire a livello di Governo Regione nonché a livello nazionale per far si che la voce e la volontà della cittadinanza venga, almeno questa volta, ascoltata e rispettata.
Se è vero che la responsabilità di aver aperto le porte a questo progetto sconsiderato e dannoso è e rimane sulle spalle di coloro che hanno amministrato, male, la nostra città in passato, è altrettanto vero però che sull'attuale Amministrazione grava un marchio altrettanto pesante e, a nostro avviso, altrettanto imperdonabile: il passivo immobilismo.

sabato 26 ottobre 2013

Incontro sul tema "Agricoltura a Manduria"


MANDURIA MIGLIORE accende i riflettori sul sistema vitivinicolo manduriano.
Problematiche e soluzioni per un settore strategico dell'economia territoriale.
Giovedì 31 Ottobre ore 19.00 presso la sede di <<<MANDURIA MIGLIORE>>> Via Roma 14, Manduria (TA)

sabato 19 ottobre 2013

Comunicato stampa: "QUANTO E' STATO FATTO?"

L'Amministrazione comunale si è ormai insediata da qualche tempo e noi di Manduria Migliore, avendo sinora seguito le dinamiche politiche ed amministrative sin qui espresse con la dovuta attenzione e senza pregiudizi, riteniamo giunto il momento di fare una piccola analisi seppur, ovviamente, provvisoria di quanto la nuova Amministrazione cittadina abbia fatto per la nostra Citta.
Nell’ambito del Settore Lavori Pubblici e Ambiente, un argomento che seguiamo ormai da anni e che ci ha visti sin dall'inizio in prima linea è quello relativo alla prossima realizzazione del depuratore consortile con scarico in mare nelle acque di Specchiarica. Partecipammo in piena estate, subito dopo l'insediamento della nuova Giunta, ad un incontro multilaterale tra Amministrazione, Comitato Noscaricoamare e Regione Puglia (rappresentata in tale occasione dal Presidente della Commissione Ambiente Donato Pentassuglia). In tale sede il Sindaco promise che nei primi giorni di settembre la nuova amministrazione avrebbe comunicato alla Regione la propria scelta ufficiale tra le varie proposte per ovviare allo scarico in mare dei reflui. A tutt'oggi non ci risulta che tale scelta sia stata effettuata né certamente comunicata. Il Sindaco inoltre, si era espresso per una forte opposizione allo scarico in mare anche direttamente con i cittadini durante un convegno tenutosi a Torre Colimena (anche lì noi eravamo presenti). Su questa vicenda il nostro parere non può che essere fortemente negativo poiché si riduce ancor di più il già lieve spiraglio di speranza che la popolazione manduriana aveva di evitare questo ulteriore scempio.
Prendendo in esame poi la decisione dell'Amministrazione di rimuovere l'illuminazione a pannelli fotovoltaici della strada Manduria-Uggiano con annessa pista ciclabile che tante e diverse reazioni sta provocando, non ci sentiamo stavolta in cuor nostro di criticare a priori questa scelta. E' sicuramente perfettibile e bisognerà cercare di utilizzare la tecnologia di risparmio energetico più avanzata disponibile nella realizzazione in modo da ridurre il più possibile l'impatto sulle già disastrate finanze comunali, ma l'impianto esistente (e non funzionante da tanti anni) aveva a nostro avviso un difetto congenito che è stato colpevolmente trascurato al momento della progettazione e posa in opera. Infatti un sistema fotovoltaico puro (senza cioè l'allacciamento alla linea elettrica) ha, ovviamente, per sua natura bisogno della presenza fisica di luce solare per produrre energia, mentre l'assorbimento d'energia (ossia l'accensione delle lampade) avviene nelle ore serali. Per ovviare a questo problema si devono necessariamente utilizzare degli accumulatori di corrente che, come noto, oltre ad essere enormemente inquinanti, sono scarsamente efficienti e devono periodicamente essere sostituiti pena la totale inutilizzabilità dell'impianto. Ciò detto, considerando che la priorità del Comune era quella di fornire illuminazione ad una strada densamente trafficata soprattutto da ciclisti e pedoni, riteniamo in fin dei conti la scelta compiuta necessaria sebbene occorrerebbe essere più coraggiosi e lungimiranti nel conoscere e realizzare scelte tecnologiche “green” protendendo alla riduzione dell’utilizzo delle energie tradizionali derivanti dal carbon fossile.
A tal proposito condividiamo la scelta dell'Amministrazione di avviare contatti con le cosiddette ESCO (Energy Saving Company) per l'ammodernamento, estensione ed abbassamento di consumo energetico della rete di pubblica illuminazione. Stipulare un accordo con tali società consente infatti di avere subito i nuovi impianti ad alta efficienza senza spendere soldi pubblici poiché la realizzazione è a carico delle stesse che si vedono remunerare l'investimento con gli importi che il Comune, risparmiando sulla bolletta elettrica, versa loro periodicamente.
Ed a proposito di risparmio, occorrerà quanto prima a rendere efficiente ed incisivo il Servizio Tributi, re-internalizzando perlomeno quelli versati volontariamente. Tuttavia comprendiamo l'urgenza di predisporre l'incasso della nuova Tares e quindi la necessità di affidarlo, almeno per un anno, alla società che già gestisce gli altri tributi locali. Ciò non toglie che la decisione poteva e doveva essere maggiormente condivisa con la cittadinanza, invece di essere assunta con una delibera di Giunta.
Nessuna decisione operativa è stata inoltre presa in merito ad un concreto avviamento della Zona Industriale, dove occorre realizzare ancora le infrastrutture necessarie per poter avviare un’economia artigianale ed industriale che tanto potrebbe contribuire alla ripresa economica del nostro territorio.
Passando ad esaminare la questione odori sgradevoli – ambito anche questo che ci ha visti da sempre in prima linea – abbiamo la netta impressione che l'Amministrazione si sia adagiata sul responso dei controlli eseguiti da ARPA che individuano la fonte dei cattivi odori nell'attuale depuratore. Sarebbe bastato un semplice colloquio con gli abitanti del circondario per comprendere che in base ai giorni nei quali è avvertita ed alla direzione dei venti che spirano negli stessi giorni, tale ipotesi è, quantomeno, incompleta. Riteniamo peraltro non condivisibile la tesi che i cattivi odori che infestano la nostra città non siano nocivi per la nostra salute. Tale rassicurazione, fornita sempre dal rapporto ARPA, non può e non deve bastare ai cittadini di Manduria, che hanno diritto a vivere BENE e non solo a sopravvivere, così come ciò non può bastare ai turisti che non possono certo venire in una città puzzolente, né tantomeno all'Amministrazione Comunale che dovrebbe, nel suo agire, contemperare gli interessi di entrambi.
Con riferimento al problema della sopraelevazione della discarica “La Chianca” – anche questo argomento oggetto di una nostra importante battaglia – evidenziamo che, contrariamente ai proclami elettorali, l’innalzamento appare orami scontato così come scontato appare l’ulteriore smacco alla nostra Città che vedrà ancora una volta violentato il proprio territorio. Senza che vi siano stati, almeno pubblicamente, interventi da parte dell’attuale Amministrazione.
Nell’ambito della Promozione del Territorio, ad eccezione delle iniziative di privati ed associazioni dobbiamo ammettere che poco o niente sinora si è visto. Occorreva ed occorre tuttora correre ai ripari in tutta una serie di ambiti dai quali Manduria ha ormai un ruolo marginale o del tutto assente. Pensiamo alle sagre ed agli eventi estivi sociali, musicali o culturali, ma anche alla necessaria valorizzazione della città nelle varie manifestazioni italiane ed internazionali che riguardano il turismo, l'enogastronomia e la cultura.
A tal proposito giunge come un fulmine a ciel sereno la notizia della possibile chiusura del Cinema Ideal, vero e proprio ultimo avamposto culturale della città, seppur non sfruttato appieno nelle sue potenzialità negli ultimi periodi. Manduria non può permettersi di perdere anche questo punto di riferimento che andrebbe anzi potenziato e riempito di contenuti.
Per quanto concerne poi la “Fiera Pessima”, la più importante e tradizionale manifestazione manduriana, riteniamo che debba essere gestita secondo canoni moderni ed imprenditoriali al fine di poter essere veramente il volano del rilancio territoriale. Ad oggi, promesse e intenzioni a parte, non è ancora chiaro in che direzione l'Amministrazione voglia muoversi. Il mese di Marzo può apparire lontano, ma non lo è affatto in considerazione della necessità di esperire un bando di gara per l'affidamento della gestione che già lo scorso anno, in ossequio alla legge, fu rinnovato al gestore dell'anno precedente. Oggi questo non è più consentito e sarebbe a nostro avviso opportuno che, oltre alla necessaria gara si iniziasse compiutamente a percorrere la strada dell’istituzione di un Ente Fiera. Oggi più che mai quest'ultimo appare indispensabile, insieme alla realizzazione di uno spazio espositivo permanente, per poter finalmente gestire in maniera continuativa, ordinata ed efficiente una serie di manifestazioni fieristiche diversificate che potrebbero anche coprire l'intero anno e quindi prolungare indefinitamente i benefici effetti che la Fiera già oggi, seppur in misura ridotta, produce nel tessuto economico cittadino.
Ed ancora, nulla è stato fatto nell’ambito del Settore Urbanistica in quanto le inefficienze, i ritardi e tutti i difetti congeniti già presenti da tempo nella gestione delle pratiche sono rimasti pressoché invariati. Speriamo in un miglioramento a breve, così come speriamo che si possa mettere finalmente mani in merito alla gestione di un nuovo piano del traffico che, elaborato in base alle reali esigenze dei flussi veicolari e delle legittime esigenze economico/commerciali, possa risultare adeguato a risolvere i problemi di mobilità della nostra Città.
Noi di Manduria Migliore ci auguriamo che questi spunti possano essere favorevolmente interpretati e costituiscano punto di partenza per un dialogo sempre più serrato e fruttuoso tra cittadinanza e politica.

lunedì 7 ottobre 2013

Manduria Migliore si associa al lutto nazionale per l’ennesima tragedia dei migranti occorsa a Lampedusa.

Che il grido di dolore e di tristezza giunga ai governanti italiani ed europei come esortazione di un aiuto congiunto verso queste popolazioni “vicine di casa” perché si possano realmente trovare soluzioni condivise sulla questione dei flussi migratori che le odierne normative non hanno ancora adeguatamente risolto.
Lo spirito da cui partire è quello della solidarietà e della fratellanza dei popoli, elementi necessari affinché queste terribili tragedie non accadano più.
I versi di un grande scrittore e poeta italiano sul tema dell’emigrazione, ci possono aiutare a riflettere sulla sofferenza che muove questi nostri fratelli nei loro viaggi della speranza, una speranza oggi persa in mare.

GIANNI RODARI - IL TRENO DEGLI EMIGRANTI
Non è grossa, non è pesante
la valigia dell'emigrante...
C'è un pò di terra del mio villaggio,
per non restar solo in viaggio...
un vestito, un pane, un frutto
e questo è tutto.
Ma il cuore no, non l'ho portato:
nella valigia non c'è entrato.
Troppa pena aveva a partire,
oltre il mare non vuole venire.
Lui resta, fedele come un cane.
nella terra che non mi dà pane:
un piccolo campo, proprio lassù...
Ma il treno corre: non si vede più.

martedì 10 settembre 2013

TARES: Censum sì o Censum no?

Manduria Migliore segue da giorni l'evolversi assai intricato della vicenda relativa all'affidamento della riscossione della TARES alla ditta Censum, già concessionaria del Comune di Manduria per la riscossione, sia volontaria che coattiva, dei tributi locali IMU e TARSU. Vi sono state, tra maggioranza ed opposizione sia all'interno che fuori dal Consiglio Comunale, reciproche accuse e dure prese di posizione, ma non si è, a nostro modesto avviso, fatta la dovuta chiarezza nei confronti dei cittadini, né tantomeno si è toccato quello che forse è, dal punto di vista politico, il problema più importante. L'opposizione accusa infatti il Sindaco e la Giunta di aver preso la decisione sull'affidamento esterno della riscossione TARES con una delibera di Giunta, saltando quindi a piè pari l'organo demandato secondo legge a trattare la materia, cioè il Consiglio Comunale. L'amministrazione risponde che l'atto è giuridicamente valido e che, ad ogni modo, non ci sarebbe stata alternativa all'affidamento esterno data l'attuale inadeguatezza di risorse umane e materiali di cui il Comune dispone. In tutta franchezza non ci sentiamo di dissentire da quest'ultima affermazione poiché i tempi ristrettissimi imposti dalla legge per la predisposizione e riscossione del nuovo tributo sarebbero stati difficilmente gestibili da un ufficio tributi comunale con un organico e la correlata efficienza, indeboliti, se non completamente azzerati, dai continui incarichi a società esterne nel corso degli anni. Anche l'eventuale ulteriore questione sollevata sulla necessità di indire eventualmente una nuova gara per l'affidamento cade, dal punto di vista della fattibilità, di fronte alla scarsità di tempo a disposizione. Quanto sinora affermato non ci esime però dal ritenere politicamente inopportuno l'iter seguito dall'amministrazione Massafra. Ricordiamo benissimo, infatti, che in campagna elettorale e poi appena insediatosi il Dott. Massafra ha più volte fatto riferimento alla “centralità” che la sua amministrazione avrebbe riconosciuto al ruolo del Consiglio Comunale con l'intenzione di discutere nella massima assemblea cittadina anche le questioni che la legge prevedeva di competenza della Giunta. In passato ci siamo già espressi sull'argomento della riscossione tributi ed eravamo e siamo tuttora dell'opinione che questa attività sia talmente centrale nella vita amministrativa del Comune da non poter ragionevolmente essere concessa in appalto a terzi, quanto meno la parte, preponderante, della riscossione spontanea. Ora però la questione è un'altra. Riteniamo che, specie in un momento di crisi straordinario come quello in cui ci troviamo, le decisioni relative all'introduzione, la regolamentazione e le modalità di pagamento di una nuova, ennesima imposta andavano discusse e condivise nell'assemblea del Consiglio Comunale e non nel chiuso di una stanza durante la riunione della Giunta. Invitiamo pertanto l’amministrazione a rivedere la propria posizione sull’argomento ed aprirsi alla città, ascoltando la volontà della cittadinanza.

mercoledì 24 luglio 2013

Rassegna Stampa

La lettera che abbiamo firmato insieme alle altre associazioni di Manduria per ribadire il nostro NO alla Regionale 8 sul Quotidiano del 23/07/2013

martedì 23 luglio 2013

MANDURIA, LA ZONA FRANCA E L'ETERNA BEFFA

E’ oramai da mesi (se non da qualche anno, essendo la delibera CIPE del 2009) che sentiamo parlare dell'istituzione a Manduria della cosiddetta Zona Franca Urbana, una agevolazione fiscale e contributiva che riguarderebbe tutte le aziende che decidessero di investire nel territorio creando reddito, lavoro e quindi benessere per tutti.
In un momento di stagnazione completa come quello attuale la nostra città – è superfluo sottolinearlo – avrebbe estremo bisogno di un incentivo all'economia locale che, già strozzata da un lato dalla generale contrazione dei consumi, riceve il colpo di grazia da un’imposizione fiscale fuori controllo.
Purtroppo però, a quanto pare, dovremo rassegnarci a reinterpretare la parte delle “vittime del Fato” che la tradizione classica voleva cieco, ma che pare nel nostro caso vederci, purtroppo, perfettamente. La Regione Puglia ha infatti comunicato – per il tramite dell'Assessore Regionale Capone – che mancano i fondi necessari per avviare concretamente il progetto che pertanto, con ogni probabilità, non vedrà mai la luce.
Questa è solo l’ennesima “ciliegina” su quella “torta velenosa” che i nostri governanti regionali e provinciali ci stanno da tempo amorevolmente preparando e propinando, ma il cui sapore amaro non siamo più disposti a sopportare.
Non riteniamo infatti possibile che i progetti che deturpano inutilmente il nostro territorio come la Regionale 8, lo avvelenano come lo scarico in mare dei reflui del depuratore o come l'ampliamento della discarica, lo privano di servizi essenziali come lo scientifico smembramento e depotenziamento del Presidio Ospedaliero o del Tribunale trovino non solo fondi ma “strenui sostenitori”  negli stessi amministratori che poi, come niente fosse, chiudono la porta ad una delle poche speranze di rinascita di questa città con un laconico “non ci sono soldi”.
Ed è altrettanto inutile che questi stessi politicanti ci vendano l’idea che la Regione Puglia, che non ha più risorse disponibili sui fondi Fesr, cercherà ulteriori risorse sul Fas!
Ciò è pressoché impossibile avendo il Cipe recentemente deliberato che le Regioni adottino entro il 31 dicembre 2013 gli impegni giuridicamente vincolanti dei progetti sui fondi Fas, pena la revoca dei finanziamenti! E siccome – data la lentezza e l’incuria della macchina amministrativa – è pressoché impossibile che in pochi mesi la Puglia concluda l’iter amministrativo dei vari progetti, i ben 3 miliardi di euro di fondi deliberati dal Cipe rischiano di rimanere nelle casse dello Stato!
Con buona pace di ogni speranza di finanziamento anche della Zona Franca Urbana sul nostro territorio.
Manduria Migliore è nata ed opera da tanti anni con il solo scopo di proteggere e veder risorgere Manduria e non può ulteriormente assistere alla ostinata violenza con cui, da più parti, la nostra Città viene costantemente umiliata e maltrattata. Vogliamo che Manduria e i Manduriani rialzino la testa e riprendano in mano il proprio futuro, ma non possiamo farcela da soli.
Occorre la forza di tutti per mandare a casa definitivamente chi saccheggia i voti nel nostro territorio per dimenticarsene il giorno dopo le elezioni.
E' necessario l'impegno di tutti noi affinché Manduria riconquisti finalmente il ruolo che merita.

giovedì 18 luglio 2013

VIOLENZA SULLE DONNE

La parole di denuncia non bastano, chi può negarlo? E a chi giova negarlo, certo non alla promozione di un cambiamento. Veniamo da anni di denuncia sociale e politica – mai gettate al vento certo – ma l'evidenza della loro impotenza deve guidarci in un'altra direzione. Le donne che vengono uccise, sempre più a briglie sciolte, sono l'altra faccia e sintomo di una disperazione inequivocabile dei rapporti di coppia di questo Paese.
            Era meglio quando il dettato sociale dava la possibilità agli uomini di controllare
. il potere naturale delle donne di procreare e della loro sessualità? Ovviamente no. Ma da quel nodo dobbiamo ripartire per costruire una società più giusta e politica, per vivere in maniera più libera le proprie contraddizioni umane e la propria parzialità di essere sessuati. Usare i dispositivi più potenti di cui dispone la nostra mente, la Cultura e l’immaginazione, non per ribaltare una legge naturale non reversibile (nonostante gli sforzi del mercato e della biopolitica) ma per costruire un nuovo terreno di incontro passionale e politico tra uomini e donne.
            La sfida è grande quanto la frustrazione di contare ogni giorno le violenze adulte su bambini e bambine, tra adolescenti come tra uomini e donne e sulle persone anziane, con la complicità di una incontenibile varietà di strumenti di ipnosi di massa di cui dispone oggi il Capitale. Se riprendessimo il contatto con le nostre viscere saremmo obbligati ad ammettere che la vera frustrazione sta nel NON possedere chi desidera la nostra mente, nel NON fare andare i nostri rapporti personali e sociali come vorremmo e non in tanti oggetti inutili, anche se ormai sono l’unico codice alfanumerico di scambio che non ci imbarazza.
            La mediatizzazione senza un pensiero analitico intorno per paradosso cristallizza il fenomeno della violenza come “atmosferico” e inevitabile.
            Oggi si parla di violenza sulle donne ogni giorno e non è dato capire se l’effetto di tanta informazione spinga più le donne alla denuncia o gli uomini all’emulazione.
            In questa fase l’unico risultato che ottengono le donne che denunciano è quello di avere più probabilità di essere ammazzate, piuttosto che avere risposte concrete dallo Stato e sono i fatti che parlano.
            Ma a cosa serve tutto questo se continua a mancare un discorso pubblico e culturale, onesto e integrato tra cause ed effetti, tra il maggiore potere psicologico che gli uomini attribuiscono alle donne e la maggiore aggressività fisica che le donne attribuiscono agli uomini? Perché il maggiore potere che gli uomini attribuiscono alle donne come effetto della caduta simbolica del padre è evidente nella torsione drammatica delle modalità della violenza dei nostri giorni. Ma aggredisce chi è più debole, e questo vale anche per le donne quando abusano verso gli uomini della maggiore influenza psicologica che deriva dalla familiarità che hanno con la propria emotività e sessualità.
            Ultimo, ma tutt’altro che per importanza, il rapporto tra generazioni diverse e la necessità di vivere l’una dell’utopia e del riparo dell’altra.
Non a caso tutta questa biodiversità umana è il “pasto nudo” del Mercato che dal boom economico in poi ha scoperto l’eldorado dei processi di omologazione di massa. Fare i soldi non più solo uccidendo le persone con la forza del lavoro (Marx), ma prosciugandone l’umanità, cavalcando le fragilità e oscurando la forza creativa e sessuale delle persone con bisogni superflui (Pasolini).
            Bisogna invertire la rotta prima che la nostra responsabilità politica di donne diventi una colpa storica, quella di lasciar crescere le generazioni di donne più giovani nella immagine spenta e parziale  e della violenza. E’ fuorviante e disonesto affermare ancora oggi che la violenza all’interno delle relazioni profonde di coppia è tutta da ricercare nello scatto aggressivo di un uomo, come se ognuno di noi non fosse fatto di psiche e di corpo insieme.
            Lo sappiamo bene che la vita delle donne è in percentuale larghissima vittima o testimone di violenze maschili intrafamiliari anche durante l’infanzia e l’adolescenza, per poi passare alle discriminazioni del sistema sociale, ma il primo dovere politico che dovrebbe farci fare un pensiero progressista oggi è indicare alle ragazze e alle donne un’altra strada maestra. Quella della ricostruzione delle tracce familiari, per dare un volto di senso a un non-luogo emozionale, per traghettare la violenza e la rabbia nel maggiore coraggio che ci vuole per affrontare prima se stesse e poi l’altro, per non condannarsi da sole alla infelicità affettiva e sessuale, perché a celebrare il riscatto dell’invasione del corpo femminile non sia solo l’invasione della mente maschile, ma la propria impareggiabile identità.
            Per costruire un’idea sempre più creativa e rivoluzionaria di essere madri e amanti, perché non esistono lotte sociali vincenti che escludono un meccanismo di complicità e di compenetrazione tra uomini e donne. Perché se ristabilissimo tutta la narrazione della famiglia e del meccanismo di coppia da cui proveniamo, potremmo ridare lo spessore che merita alla genealogia femminile della propria famiglia, mettere a nudo che la prima fonte di identificazione per una donna è il potere della madre, reazionario e conservatore per condizione esistenziale ma non per destino politico.
E ricordarci che il primo dovere che abbiamo nei confronti di noi stesse è quello di rivendicare fino in fondo una lettura autografa del mondo, degli uomini e del rapporto tra le stesse donne, nei rapporti amicali e in quelli lesbici.
            Questo ci consentirebbe di ragionare più lucidamente su Chi e come muove i fili politici della connessione tra vissuti e trasformazioni del tempo. Il cambio di prospettiva imposto dai cambiamenti del corpo in relazione agli obiettivi sociali che hanno bisogno di controllarci non ci aiutano a invertire la violenza come forma di repressione personale e politica.
            L’eversione del mercato ha una “soluzione finale” per tutti e per tutte, e non a caso investe una enorme quantità di denaro nell’immaginario e nella gestione della psiche delle donne e degli uomini, attraverso il braccio armato della pubblicità e della Televisione. La sua ingordigia allaccia la cintura con le origini. Spinge l’acceleratore sulla produzione di beni superflui, sulla devastazione delle risorse naturali e sul saccheggio della forza lavoro dietro la maschera della crisi, sul controllo delle vite delle persone con le tecnologie.
            Anche se il successo più clamoroso del Capitale rimane la distruzione della forza rivoluzionaria dei giovani con la diffusione planetaria, massiccia e capillare delle droghe.
            Ci sarebbe da scoraggiarsi se non fosse sempre più divertente e creativo vivere e sfidare il potere, magari in un rinnovato rapporto di solidarietà umana e di complicità tra i sessi che insieme alla Cultura rimangono i più grandi nemici del potere.


sabato 6 luglio 2013

GLI AUGURI DI MANDURIA MIGLIORE ALLA NUOVA AMMINISTRAZIONE

Egregio Sig. Sindaco,
            MANDURIA MIGLIORE si congratula per il successo elettorale da Lei conseguito nella tornata elettorale, con l’auspicio che – con la Sua Giunta appena formata – governi la città con impegno, giustizia, perizia e amore per le persone, tutte, e per la cosa pubblica.
Il movimento, pur non presente nel consesso consiliare, sarà comunque – come sempre – parte attiva e propositiva riguardo le problematiche che attanagliano la nostra città, nonché sarà guardiano dell’agire della Sua Amministrazione e delle scelte che la stessa opererà.
            Le difficoltà e le problematiche del territorio – varie e molteplici – Le erano note e, pur ritenendo che la proposta politica della Sua coalizione difficilmente potrà essere risolutiva dei problemi della Città, MANDURIA MIGLIORE Le augura ad ogni modo di essere conseguente a quanto delineato nel Suo programma amministrativo, tenendo fede all’impegno assunto e di giungere al termine del mandato, riaccolto – Cittadino tra i Cittadini – e ripagato con l’unica moneta che conta: il ringraziamento dei Manduriani.
            Buon lavoro.
Manduria Migliore

mercoledì 3 luglio 2013

CONFERENZA STAMPA - "Femminicidio - perchè ACCADE?"

Siamo lieti di invitare le S.V. e l’intera Cittadinanza alla conferenza stampa di presentazione dell'evento "Femminicidio - perché accade?" che è in preparazione per il prossimo autunno.
Durante la conferenza stampa, che si terrà sabato 6 Luglio alle ore 20.30 presso la sede del movimento civico in Manduria (Ta) in Via Roma n. 14, avremo modo di introdurre l'argomento e di presentare la relatrice e nostra gradita ospite dott.ssa CARLA CUCCHIARELLI, giornalista RAI, che da sempre cura le tematiche sociali e gli approfondimenti culturali in generale, con particolare propensione verso tutte le problematiche dell'universo femminile e delle relative vicissitudini, specialmente in tema di vittimologia.

giovedì 27 giugno 2013

Ma anche sgravi per disoccupati e assegni per tirocinanti
Dopo il Decreto del Fare e il ddl Semplificazioni, ecco giunto un altro provvedimento molto atteso, cioè il pacchetto lavoro recante misure urgenti per il rilancio dell’occupazione. Cinque sono, in particolare, le linee guida della manovra: l’accelerazione della creazione di posti di lavoro a tempo determinato e indeterminato (soprattutto per giovani e disoccupati); l’anticipo della politica europea c.d. “Garanzia giovani” che prenderà avvio dal 1° gennaio 2014; azioni in ambito previdenziale e di politiche sociali; perfezionamento e miglioramento della Legge 92/2012 Fornero al fine di rendere il mercato del lavoro più fluido; ed infine il consolidamento delle tutele previste per lavoratori e imprese. A livello di numeri e di stime, con la bozza di decreto appena presentata il Governo conta di incrementare l’offerta di lavoro per un contingente pari a circa 200.000 persone: 100 mila attraverso la decontribuzione, e 100 mila grazie alle altre misure volte al sostegno dell’occupazione giovanile. Vediamo dunque quali sono i provvedimenti principali, ai quali si aggiunge l’avvenuto slittamento dal 1° luglio al 1° ottobre 2013 del previsto aumento dell’IVA dal 21 al 22%.
  • Tirocini formativi retribuiti e agevolazioni. Innanzitutto, per consentire alle amministrazioni prive di mezzi economici di corrispondere adeguate indennità a chi partecipa ai tirocini formativi, il decreto istituisce fino al 31 dicembre 2015 un fondo ad hoc finanziato con 2 milioni di euro annui dal quale attingere le risorse. Ciascuno studente universitario che abbia terminato gli esami, con una buona media e con un reddito non superiore ad una certa soglia, potrà quindi godere di un assegno (il Ministro Giovannini in conferenza stampa ha parlato di circa 200 euro mensili) qualora svolga appunto un tirocinio presso enti pubblici o privati della durata di almeno 3 mesi. Inoltre, per promuovere l’alternanza tra studio e lavoro, è stata autorizzata una spesa di 15 milioni di euro per agevolare l’attività di tirocinio curriculare per gli studenti iscritti ai corsi di laurea nell’anno 2013-2014. Infine, per quanto riguarda specificatamente il Mezzogiorno, è stato finanziato un programma di tirocini per giovani tra i 18 e i 29 anni residenti in tale area che non lavorano, non studiano e non partecipano ad alcuna attività formativa; analogamente, alle università che sottoscriveranno un protocollo standard predisposto dal Ministero dell’Università, sarà concesso un incentivo al fine di favorire gli studenti universitari più meritevoli e con problemi economici.
  • Apprendistato. Entro il 30 settembre 2013, la Conferenza Stato-Regioni dovrà adottare le linee guida regolanti il contratto di apprendistato professionalizzante affinché vi sia più omogeneità normativa a livello nazionale; il medesimo regolamento dovrà poi essere adottato dalle piccole e medie imprese e dalle microimprese entro il 31 dicembre 2015.
  • Incentivi per chi assume a tempo indeterminato. Per il periodo 2013-2016, sono stati poi stanziati 794 milioni di euro (di cui 500 milioni riservati al Centro-Sud) con lo scopo di incentivare l’assunzione di giovani tra i 18 e i 29 anni d’età che abbiano almeno uno dei seguenti requisiti: siano privi di impiego regolarmente retribuito da un minimo di 6 mesi; non posseggano un diploma di scuola media superiore o professionale; siano lavoratori che vivono da soli con una o più persone a carico. Il contributo di cui potrà godere il datore di lavoro è pari ad un terzo della retribuzione lorda imponibile ai fini previdenziali complessiva, varrà per un massimo di 18 mesi e non potrà superare i 650 euro per lavoratore. Nel caso in cui, invece, l’azienda trasformi un contratto attivo da determinato a indeterminato, l’incentivo sarà corrisposto per 12 mesi, sempre che alla trasformazione segua un’ulteriore assunzione di lavoratore.
  • Aiuti per il Mezzogiorno. Al fine di rilanciare l’occupazione dei giovani residenti al Sud, sono stati stanziati 328 milioni di euro così suddivisi: 80 milioni per il rifinanziamento delle misure per l’auto-impiego e l’auto-imprenditorialità; 80 milioni in favore del Piano di Azione Coesione rivolto a enti e organizzazioni del privato sociale che coinvolgono giovani in progetti di valorizzazione dei beni pubblici e per l’inclusione sociale; e 168 milioni di euro per borse di tirocinio formativo per giovani disoccupati, che non studiano e non partecipano ad alcuna attività di formazione. Infine, ulteriori 167 milioni di euro sono stati attribuiti per l’avvio del programma “Promozione dell’inclusione sociale” volto a ridurre la povertà e a sostenere le famiglie del Mezzogiorno.
  • Tutele per lavoratori e imprese. Come anticipato, il Governo ha deciso di rafforzare alcune garanzie per migliorare la trasparenza: estensione anche ai collaboratori a progetto della disciplina in tema di “dimissioni in bianco”; monitoraggio dei contratti aziendali con previsione di un deposito obbligatorio presso le direzioni territoriali del lavoro; rivalutazione del 9,6% delle ammende; attribuzione di valore a tutti gli effetti alle comunicazioni obbligatorie inerenti l’assunzione la cessazione, la trasformazione e la proroga dei contratti.
  • Ulteriori novitàNel corso della conferenza stampa di presentazione del decreto, si è poi parlato di ulteriori misure presenti del provvedimento, quali le agevolazioni fiscali per le aziende che assumono lavoratori con più di 50 anni e i disoccupati da almeno 12 mesi, così come per i datori di lavoro che assumono a tempo indeterminato i dipendenti in cassa integrazione, oppure lo stanziamento di 22 milioni di euro per il sostegno dei lavoratori disabili. In tema di contratti a termine, vengono ridotti nuovamente gli intervalli obbligatori tra un rinnovo e l‘altro, e viene abrogato il divieto di proroga del contratto “causale”; interventi sono stati altresì decisi per quanto riguarda il lavoro accessorio, i contratti di lavoro intermittente e a progetto. Infine, a livello di politiche sociali, è stata prolungata fino alla fine del 2013 la vecchia social card, con successiva adozione della nuova “carta per l’inclusione sociale” (già in sperimentazione), e coinvolgimento di una platea rispettivamente di 425 mila e 170 mila persone. 

 

lunedì 24 giugno 2013

L’assenza della politica provinciale e regionale nel dibattito sulla Regionale 8


Manduria Migliore, a seguito notizie inesatte apparse sul giornale Casalnuovo, intende precisare che l'Associazione era presente in forze al dibattito sulla Regionale 8 organizzato dallo stesso organo di stampa presso l'Angelè Pub giovedì scorso. Al dibattito hanno infatti assistito sin dall'inizio molti associati, il segretario Domenico Sammarco ed il presidente Girolamo Vergine. Purtroppo nessuno di noi è potuto intervenire poiché non ci è stata data la parola, ma la nostra presenza c'era ed è stata da molti "notata". Parliamo ad esempio dello stesso moderatore nonché dell’Ing. Curri (uno di quelli che - si legge nell'articolo - "hanno difeso con passione la realizzazione di questa importante arteria") che, quando il nostro presidente si è permesso di fargli notare che la Strada Regionale 8 non è voluta dalla maggioranza della gente poiché trattasi di opera inutile e dannosa, rispetto alla possibilità di destinare risorse finanziarie per il completamento della Bradanico-Salentina, ha risposto: "quale maggioranza, se hai preso solo sedici voti!" (facendo evidentemente riferimento alla appena trascorsa campagna elettorale). Probabilmente non tutti hanno come parametro la forza delle idee. Non si vuole aggiungere altro.
Il movimento civico ritiene necessario ristabilire la verità dei fatti soprattutto nei confronti di quei concittadini che non erano presenti e che quindi avrebbero potuto veramente credere ad una nostra incomprensibile assenza alla manifestazione, visto il precedente impegno in prima linea sul tema.
Per la verità, al di là delle poche spiegazioni tecniche fornite dal progettista Ing. Cimini relativamente alle asserite modifiche progettuali, il dibattito ha visto l'assenza delle vere controparti identificabili negli amministratori regionali e provinciali che, non solo provano a farci ingoiare quest'altro scempio, ma addirittura si permettono il lusso di denigrare il parere tecnico del VIA quando non è favorevole ai propri interessi.
Insomma, niente di nuovo sotto il solleone!

martedì 4 giugno 2013

Rassegna stampa

Il nostro comunicato stampa sul QUOTIDIANO del 04/06/2013


Comunicato stampa del 03/06/2013


Amici concittadini, grazie!
Grazie per aver fatto sentire la vostra voce forte, non equivoca, vibrante di passione civile.
Siete stati in tanti, più di milletrecento, ad aver aderito e sostenuto l’auspicio/progetto di una “Manduria Migliore”, che ora può e deve essere riproposto con maggiore convinzione perché si avvale dell’autorità corroborante della vostra adesione. Il progetto, ora che ha le vostre firme, non è più espressione di pochi, è di tutti voi, ma lo è anche di tutti i Manduriani che non lo hanno potuto sottoscrivere col voto del 26 e del 27 maggio solo perché non abbiamo avuto la forza, e di ciò ce ne scusiamo, di far giungere loro l’invito a parteciparvi.
Il simbolo che ci unisce, “Manduria Migliore”, è aggregante perché è nel cuore e nell’interesse di tutti favorire, diremmo “determinare”, una migliore qualità della vita per tutti e per ognuno. “Manduria Migliore” è ora il grande gruppo di tutti i cittadini che aspirano al bene comune, non il gruppo di una minoranza o di tante minoranze che aggregatesi – con acrobazie autogiustificative – siederanno sulle poltrone del Governo cittadino, non è neppure quello che farà da mero contraltare nel rituale della liturgia laica dei vaniloqui politichesi della sala consiliare. E’ un gruppo grande perché libero, che non “tifa” per nessuno ed anela ad una Manduria che realizzi le sue potenzialità che sono culturali, economiche e sociali.
“Manduria Migliore”, al di là delle infondate “notizie” diffuse dalla stampa locale, al prossimo turno elettorale di ballottaggio non si è apparentata con nessuna delle coalizioni politiche contendenti, né ha stipulato fantomatici “accordi sottobanco”.
Invece – libera da condizionamenti – sarà ancora voce critica, parlerà e darà voce ai Manduriani e, con loro, sarà megafono, amplificatore delle esigenze dei cittadini: sarà “opposizione” forte, vibrante, indefettibile ma potrà anche essere un tramite efficace tra i cittadini ed il Palazzo che a volte appare lontano ed ostile.
“Manduria Migliore” ha ora una forza e un’identità ben definita, che le deriva dalle tante individualità che la compongono e da tutti coloro che l’hanno sostenuta e continuano a sostenerla, per crescere ancor di piu' nell'interesse generale del territorio.
Insieme si puo' fare!

giovedì 23 maggio 2013

Convegno sulle malattie professionali

Sono latenti e lente nella loro manifestazione, pericolose e spesso sottovalutate. Sono le malattie professionali, patologie che i lavoratori contraggono per effetto dei lavori svolti.
La definizione di malattia professionale presenta diversi livelli di specificità a seconda dei contesti: preventivo, assicurativo, epidemiologico. Una definizione generale può essere: “qualsiasi stato morboso che possa essere posto in rapporto causale con lo svolgimento di una qualsiasi attività lavorativa”.

I recenti tentativi poi di riduzione e depotenziamento dell'ospedale e del tribunale di Manduria, violenze contro le quali ci siamo fieramente battuti e continuiamo ad osteggiare come MANDURIA MIGLIORE, non fanno che rendere ancor più complicata la diagnosi e la successiva tutela dei diritti dei lavoratori che, già parte debole in questi ambiti, vedono ulteriormente ridotta la loro possibilità di avere giustizia.

Ne parliamo insieme in questo interessante convegno che si terrà OGGI 23/05/2013 alle ore 20.30 presso la nostra sede elettorale in via Roma n.14.

Relatori:
Avv. Antonio Pompigna - esperto in diritto del lavoro e previdenziale
Dott. Bibi Pesare - medico chirurgo
dott.ssa Serena Spedicati - esperta in ctf

Interverrà l'avv. Domenico Sammarco - candidato sindaco del movimento civico Manduria Migliore.

Comizio in Piazza Maria Ausiliatrice

Oggi alle 19.00 in Piazza Maria Ausiliatrice (quartiere Don Bosco) pubblico comizio della nostra lista civica. Il candidato sindaco Domenico Sammarco incontrerà gli elettori ed esporrà il programma amministrativo.
Vi aspettiamo!

mercoledì 15 maggio 2013

Comizio in Piazza Archita - Oggi 15/05/2013

Oggi si terrà un pubblico comizio in Piazza Archita alle ore 20.30.
Parleranno i candidati alla carica di consigliere comunale della nostra lista ed il candidato sindaco Domenico Sammarco.
Vi aspettiamo in tanti!

LA FORMAZIONE PROFESSIONALE PER LA CREAZIONE DI NUOVE IMPRESE


La formazione professionale sta assumendo sempre più un'importanza strategica nel mondo produttivo. Essa viene incontro, da una parte, ai fabbisogni formativi espressi dalle aziende; dall'altra alle esigenze dei giovani di acquisire competenze e dei lavoratori di mantenersi aggiornati ai continui cambiamenti del mercato.
Ma occorre che gli enti istituzionali siano accanto a chi si occupa di formazione e possa far si che i giovani riescano a “costruire” la propria strada lavorativa.
Ne parliamo nel convegno fissato per

Venerdì 17 Maggio ore 19,00
presso la sede elettorale di MANDURIA MIGLIORE in Via Roma n.14

a cui invitiamo tutti a partecipare.

Relatore: prof.ssa Maria Antonietta Calò

Interverrà l’avv. Domenico Sammarco - candidato sindaco del movimento civico Manduria Migliore.

LE REALTA' MULTIETNICHE DEL NOSTRO TERRITORIO: INTEGRAZIONE E CRESCITA SOCIALE E COMMERCIALE - LO SPORTELLO CIVICO DELL'IMMIGRAZIONE


Le migrazioni stanno producendo un rimescolamento etnico e culturale a livello planetario e toccano ovviamente anche il nostro territorio.
Questa è una conseguenza comune a tutte le esperienze storiche di migrazione: ma ancora più rilevante per le dimensioni dei flussi che solcano oggi il pianeta e per l’entità delle differenze culturali, religiose, razziali ed economiche tra gli uomini che oggi entrano in contatto. Fortunatamente i valori democratici condivisi in quasi tutti i paesi destinatari dei flussi di immigrazione rendono impossibile un modello di rapporto tra le etnie caratterizzato da un esplicito e brutale progetto di sottomissione o dall’assimilazione coatta, quale è avvenuto in certe epoche della storia. Ma c’è ancora tanta strada da fare per una reale integrazione civica tra le varie popolazioni che raggiungono il nostro territorio per trovare lavoro, con l’auspicio di incontrare un territorio fatto di accoglienza.
Eccoci allora di fronte alla società multietnica: problema da risolvere, magari cercando di bloccare i flussi migratori, od opportunità per costruire società multiculturali nelle quali la diversità sia realmente vissuta come un valore?
Anche nel nostro territorio, sempre più socialmente variegato al suo interno, auspichiamo che questo processo di globalizzazione porti verso una diminuzione delle differenze nei modi di pensare e nei comportamenti tra le popolazioni del mondo.
Alla luce di tanto, si potrebbe prevedere la creazione di uno sportello civico dell’immigrazione, che sia di aiuto per i “nuovi residenti multietnici” e che possa rappresentare anche una opportunità di crescita sociale e commerciale per la nostra Manduria.
Ne parliamo, insieme ad alcuni rappresentanti extracomunitari residenti, nel convegno fissato per
GIOVEDI' 16 MAGGIO alle ore 20,00 presso la ns. sede in Via Roma n. 14
a cui invitiamo tutti a partecipare.
Relatore: dott. SERGIO SPORTELLI
Interverranno all'incontro:
- i rappresentanti delle popolazioni multietniche residenti a Manduria;
- l'avv. Domenico Sammarco - candidato sindaco del movimento civico Manduria Migliore

lunedì 13 maggio 2013


“Aiuti ai programmi di investimento promossi da Micro e Piccole Imprese”

Finalità
Agevolare progetti di investimento iniziale, di importo minimo pari a €. 30.000,00, destinati:
a)      alla creazione di una nuova unità produttiva;
b)      all'ampliamento o ammodernamento di una unità produttiva esistente;
c)      alla diversificazione della produzione di una unità produttiva in nuovi prodotti  aggiuntivi;
d)     un cambiamento fondamentale del processo di produzione complessivo di una  unità produttiva esistente.

Soggetti beneficiari
Possono essere presentate da microimprese e da imprese di piccola dimensione:
  • imprese artigiane, costituite anche in forma cooperativa o consortile, iscritte negli albi di cui alla legge 443/85;
  • imprese che realizzano programmi di investimento nel settore del commercio riferiti alle seguenti attività:
Ø  esercizi commerciali di vendita al dettaglio classificati esercizi di vicinato con superficie di vendita fino a 250 mq;
Ø  esercizi commerciali di vendita al dettaglio classificati media struttura inferiore classificata M1 con superficie di vendita da 251 a 600 mq;
Ø  servizi di ristorazione di cui al gruppo “56” della “ Classificazione delle Attività economiche ATECO 2007”, ad eccezione delle categorie “ 56.10.4” e “ 56.10.5”;
Ø   attività di commercio elettronico;

Il rischio del finanziamento è a completo carico del Soggetto Finanziatore.
Il contributo in conto interessi comprenderà l’eventuale preammortamento per una durata massima di:
·         12 mesi per i finanziamenti destinati all’acquisto di macchinari, attrezzature, brevetti e licenze,
·         24 mesi per i finanziamenti destinati all’ampliamento e/o  all’ammodernamento dello stabilimento.
 Qualunque sia la maggior durata del contratto di finanziamento, il contributo in conto interessi sarà calcolato con riferimento ad una durata massima del finanziamento (al netto dell’eventuale periodo di preammortamento) di:
  • sette anni per i finanziamenti destinati alla creazione, all’ampliamento e/o all’ammodernamento dello stabilimento;
  • quattro anni per i finanziamenti destinati all’acquisto di macchinari, attrezzature, brevetti e licenze.
Le agevolazioni di cui al comma precedente saranno calcolate, indipendentemente dall’ammontare del progetto ammissibile, su un importo finanziato massimo di:
a. euro 600.000,00, in caso di microimprese;
b. euro 1.000.000,00, in caso di piccole imprese.
Alle microimprese e piccole imprese – con esclusivo riferimento agli investimenti in nuovi macchinari ed attrezzature - potrà essere erogato un contributo aggiuntivo in conto impianti che non potrà essere superiore al 20% dell’investimento e all’importo massimo di euro 100.000,00.
I progetti di investimento iniziale devono essere avviati successivamente alla data di presentazione della domanda di agevolazione al Soggetto Finanziatore.
 I soggetti beneficiari delle agevolazioni sono obbligati ad apportare un contributo finanziario pari almeno al 25% dei costi ammissibili, o attraverso risorse proprie ovvero mediante finanziamento esterno, in una forma priva di  qualsiasi tipo di sostegno pubblico e sono tenuti all’obbligo del ottenimento dei beni agevolati per almeno 5 anni,dalla data di ultimazione.
 Nel caso in cui il finanziamento concesso dal Soggetto Finanziatore risulti
essere di importo almeno pari all’entità dell’investimento iniziale indicata nella domanda di agevolazione, i soggetti beneficiari non sono obbligati ad apportare il contributo finanziario come sopra indicato

Tipologie e spese ammissibili
1. Sono ammissibili le spese per:
a. acquisto del suolo aziendale e sue sistemazioni entro il limite del 10% dell’importo dell’investimento in attivi materiali;
b. opere murarie e assimilate;
c. infrastrutture specifiche aziendali;
d. acquisto di macchinari, impianti e attrezzature varie, nuovi di fabbrica, ivi compresi quelli necessari all’attività di rappresentanza, nonché i mezzi mobili strettamente necessari al ciclo di produzione o per il trasporto in conservazione condizionata dei prodotti, purché dimensionati all’effettiva produzione, identificabili singolarmente ed a servizio esclusivo dell’unità produttiva oggetto delle agevolazioni; per il settore dei trasporti sono escluse le spese relative all’acquisto dell’automezzo, ammesso solo per imprese di trasporto persone;
e. acquisto di programmi informatici commisurati alle esigenze produttive e
gestionali dell’impresa;
f. trasferimenti di tecnologia mediante l'acquisto di diritti di brevetto e licenze, connessi alle esigenze produttive e gestionali dell’impresa. 2. In caso di acquisto di un immobile, sono ammissibili esclusivamente i costi di
acquisto da terzi, purché la transazione sia avvenuta a condizioni di mercato.
3. Le spese di progettazione ingegneristica e di direzione lavori sono ammissibili nel limite del 5% dell’investimento.

Procedura
  1. La domanda di agevolazione deve essere presentata al Soggetto Finanziatore o CONFIDI (Cooperativa Artigiana di Garanzia);
  2. Il COFIDI (Cooperativa Artigiana di Garanzia) inoltra la domanda al Soggetto Finanziatore (Banca Popolare di Puglia e Basilicata);
  3. Il soggetto finanziatore provvede all’inoltro della domanda alla Regione, dopo verifica di conformità.
  4. La Regione procede all’istruttoria tecnica con la possibilità di avvalersi di un Comitato Tecnico nella fase di ammissione all’agevolazione.
  5.  La Regione provvede periodicamente, rispettando l’ordine cronologico di ricezione e dopo eventuale parere del Comitato Tecnico, all’ammissione ad agevolazione delle iniziative istruite positivamente comunicando il provvedimento ai richiedenti ed ai Soggetti Finanziatori.
  6. L’invio della domanda di agevolazione e della documentazione relativa sarà effettuata dal Soggetto Finanziatore solo successivamente alla deliberazione di concessione del finanziamento.
  7. La Regione verificato il tutto provvede alla erogazione in un'unica soluzione del contributo in conto interessi.
  8. L’eventuale contributo in conto impianti e’ erogato anch’essa all’impresa in un'unica soluzione contestualmente all’erogazione del precedente.

Modalità di erogazione
Come disciplinato dall’articolo 15, comma 3, del Regolamento , la Regione oltre ad accertare la pertinenza e l’ammissibilità della spesa, procede all’istruttoria tecnica, economica e finanziaria, con particolare riferimento alla redditività, alle prospettive di mercato e al piano finanziario derivante
dalla gestione.
Per le proposte per l e quali l’istruttoria risulti non positiva, la Regione comunicherà al soggetto proponente l’esito negativo e le  relative motivazioni.

Censum: è stata una buona scelta?


Le recenti notizie di cronaca portano nuovamente in primo piano una spinosa questione su cui, in tempi non sospetti, abbiamo avuto modo di esprimere le nostre perplessità. L'oggetto del contendere era allora e rimane tuttora l'esternalizzazione del servizio di incasso dei tributi comunali.
All'epoca dell'affidamento mediante gara d’appalto alla società CENSUM s.p.a. di tale servizio qualcuno si chiese, e noi tra questi, se fosse opportuno concedere a privati la totale gestione della principale fonte di approvvigionamento delle finanze comunali. Ricordiamo che la Censum infatti non solo gestisce l'incasso forzoso dei tributi non versati, ma anche l'incasso spontaneo cioè di quei cittadini (che sono la maggioranza) che volontariamente pagano quanto dovuto senza necessità di sollecito alcuno. Tanto più appare fuori luogo tale totale abdicazione del pubblico in favore del privato se si pensa che la tanto tristemente famosa IMU si paga non allo sportello della concessionaria ma tramite F24 in banca o alla posta e quindi il Comune, una volta ricevuti i fondi dall'Agenzia delle Entrate, deve stornarne una parte alla Censum a titolo di aggio su un tributo per il quale non viene richiesto alcun tipo di operazione.
Nel momento in cui a tutte le perplessità già esposte si aggiunge anche il dubbio che possa succedere anche a Manduria quello che è accaduto a Terlizzi dove la medesima Censum, nella persona di un suo funzionario, è stata accusata di non aver versato nel tempo previsto alle casse comunali i tributi incassati e di averli nel frattempo usati per propri fini finanziari, il quadro diventa davvero foriero di preoccupazioni.
Si badi bene, con questo non si vuole accusare di alcunché coloro che svolgono la propria attività lavorativa presso l’ufficio locale di Manduria, soggetti certamente perbene ed estranei alle indagini che la cronaca ha riportato in queste ore alla ribalta.
Di certo la cittadinanza avverte la necessità di effettuare severi controlli da parte dell’Ente pubblico per poter assicurare il rispetto di tutte le procedure contrattuali previste.
Per tutti questi motivi MANDURIA MIGLIORE in queste ore sta inoltrando istanza al Commissario Prefettizio perché promuova immediatamente delle verifiche relative all’assolvimento di tutti gli obblighi assunti dalla società Censum S.p.A. nei confronti dell'Amministrazione ed informi la cittadinanza sui risultati di tali indagini.
MANDURIA MIGLIORE crede profondamente nella libera iniziativa e nell’imprenditoria privata, ma con la stessa fermezza crede che alcuni compiti, e tra questi la gestione dei tributi, dovrebbero necessariamente ricadere nell’ambito pubblico, con un pool di personale amministrativo adeguatamente formato ed aggiornato, nonché dotato di idonei strumenti informatici, per effettuare al meglio questo delicato compito di riscossione dei tributi comunali.

venerdì 10 maggio 2013

La risposta alla ns. istanza di pulizia delle spiagge

Di seguito la risposta inviataci dal Commissario Prefettizio relativamente all'istanza da noi presentztz per richiedere l'urgente affidamento della pulizia spiagge delle marine di Manduria.
Ora speriamo che venga effettivamente messa in atto quanto prima!


giovedì 9 maggio 2013


Perché le imprese devono fare rete?
            La collaborazione tra imprese, formale o informale, nel nostro mondo, c’è da sempre, basti pensare ai gruppi di acquisto, alle reti di subfornitura, ai distretti, tanto per citare gli esempi più noti. Allora cosa è cambiato e perché oggi è così importante parlare di reti? In passato si collaborava per fare economie di scala, o per rispondere a commesse di grandi dimensioni.        L’organizzazione del sistema locale o distrettuale, in un’economia chiusa, riusciva a garantire, a costi relativamente bassi, le risorse necessarie allo sviluppo e alla crescita delle imprese.   Oggi la competizione si è spostata sulle caratteristiche immateriali della produzione: il design, la progettazione, la finanza, o su funzioni più vicine a l mercato finale: pubblicità, comunicazione, rete commerciale, marchi. Il valore sta sempre più nella capacità di vendere idee, simboli, significati, emozioni attraverso un prodotto/servizio. Sebbene la globalizzazione ha prodotto, in un certo senso, una massificazione del mercato, è anche vero che per rimarcare le differenze è necessario investire sulle capacità personali dell’uomo, quella che gli esperti chiamo intelligenza fluida. Questo richiede investimenti di non sempre accessibili per la singola impresa.       Per fare rete serve un cambiamento della cultura imprenditoriale, questo e il messaggio più complesso da far passare. I cambiamenti richiedono tempo, impegno e strumenti adeguati. Per l’impresa di media o grande dimensione, tutto è molto più semplice: ripartire compiti, funzioni e ruoli, prendere decisioni, realizzare investimenti, gestire le relazioni con il mercato, etc. Tutte cose che esistono da tempo, che la grande impresa ha sempre gestito informalmente e che ora tende a formalizzare attraverso il contratto di rete. Nelle relazioni tra piccole, o micro, imprese, invece, tutto è molto più complesso, da costruire e non esistono soluzioni standard adatte a tutti. E indispensabile sensibilizzare e creare occasioni di conoscenza e confronto tra le imprese, abituate da sempre a fare tutto da sole. Il capitale relazionale e la fiducia sono risorse ancora scarse ma, come sostengono molti sociologi, più se ne fa uso più si autoalimenta. Proprio per questo il ruolo dell’associazione è fondamentale nel creare quelle condizioni di contaminazione e conoscenza e per fornire strumenti di supporto adeguati. Lo studio Tributario De Carlo è impegnata da tempo al fianco delle imprese. Inoltre, sul tema, sta facendo un investimento nella formazione dei suoi collaboratori, per condividere esperienze, modalità operative e strumenti adatti alla consulenza per lo start-up di rete. Ogni rete è un caso a se e ha bisogno tempi, attività e strumenti elaborati su misura.
Animazione e ascolto. Organizzare momenti di incontro  per informare, sensibilizzare e ascoltare il punto di vista delle imprese. Devono comprendere che la collaborazione serve a gestire la complessità, che il mercato ci impone, e che spesso perseguire un obiettivo comune è il modo migliore per raggiungere obiettivi personali. E’ importante che le imprese si parlino e si confrontino per far emergere problemi e condividere possibili soluzioni. Nascono gruppi spontanei o per conoscenza pregressa o per  affinità elettive e professionali, etc. Può sembrare una banalità, ma la collaborazione è difficile, o impossibile, tra persone che non sono in sintonia.
Sviluppo idea di rete. Le imprese, si incontrano per sviluppare il progetto di rete. La rete deve servire a fare business, ad aumentare il fatturato di ciascuna impresa, realizzando idee o attività che singolarmente sarebbe impossibile raggiungere.
Strumenti aggregativi.
            Senza entrare nella diatriba tra grande e piccola impresa, a volte quello che fa la differenza è la visione. In Italia abbiamo poche grandi imprese che, spesso, pensano in piccolo, e tante micro e piccole che, attraverso le reti, possono pensare in grande.

Microcredito nella rete d'impresa


MANDURIA MIGLIORE continua la sua campagna elettorale ponendo al centro il territorio, le sue difficoltà e le tante prospettive di miglioramento. Uno tra gli aspetti maggiormente preoccupanti è la oggettiva difficoltà d'accesso al credito per le piccole/medie imprese che si trovano in questo modo strozzate da una congiuntura economica quanto mai negativa.
Per questo motivo il prossimo evento, che si terrà Giovedì 9 Maggio alle ore 19.00 presso la sede del comitato elettorale in Via Roma n° 14 è stato dedicato al Microcredito ed alle possibilità, di reale e semplice attuazione, per le imprese di accedere a finanziamento agevolati e garantiti dal Fondo di garanzia. L'interessante argomento sarà illustrato dal Dott. Gherardo Maria De Carlo, tributarista, e dalla candidata al consiglio comunale Letizia Dinoi.
MANDURIA MIGLIORE crede fortemente nelle potenzialità di questa città e per questo si impegna a mettere a disposizione tutte le professionalità e conoscenze dei suoi associati, amici ed attivisti per consentire un reale e duraturo rilancio del territorio.

INSIEME SI PUO' FARE!

mercoledì 1 maggio 2013

Il "mio" I° Maggio

E' giusto che una giornata come questa sia dedicata al lavoro, la principale attività di ogni essere umano, la fonte della sua prosperità che non per forza è dettata dai soldi ma da una condizione interiore, a chi siamo e a come esprimiamo noi stessi piuttosto che a quello che abbiamo. Ogni lavoro è importante sia quello compiuto dalle braccia sia quello compiuto dalla mente, perché in ogni uomo che lavora c'è sempre una mente che pensa e provvede, c'è sempre una persona che fatica per sé, per i propri cari, per il bene dell'umanità. Ogni luogo in cui vivi, porta l'operosità di chi ci ha preceduto perché la storia del progresso è la storia del lavoro. In questo particolare momento dove i lavoratori sono maltrattati dalle società capitalistiche, dove sono ancora presenti perfidi meccanismi di sfruttamento e metodi di emarginazione sociale, dove sono ancora abbandonati a se stessi, è d'uopo ricordare le parole di Roosevelt: "la vera libertà individuale non può esistere senza sicurezza economica ed indipendenza. La gente affamata e senza lavoro è la pasta di cui sono fatte le dittature." Buon Primo Maggio a chi conosce il valore del sacrificio, dello sforzo, dell'importanza della nostra terra.