LA CONVERSIONE DELLE
MONETE IN ORO E LA RISERVA AUREA DI GARANZIA
di gherardo maria de carlo
L'espressione "il signoraggio" rivale ai secoli
scorsi, quando la circolazione di denaro era costituita soprattutto da monete
in metalli preziosi (oro o argento). Ogni cittadino poteva chiedere al suo
sovrano il di coniagli monete con il lingotti d'oro o argento, che portava alla
zecca. Il sovrano, ponendo la sua effige sulla moneta, ne garantiva il valore
(dato dalla quantità e dalla purezza del metallo in essa contenuta). In cambio
di questa garanzia, tratteneva per sé una certa quantità di metallo:
l'esercizio di questo potere sovrano venne chiamato "signoraggio".
Il signoraggio, dunque, indicava - e in pratica indica
tutt'ora - il guadagno dello Stato nell'emettere la valuta.
Se in un primo tempo il valore della moneta era dato dalla
quantità e dalla purezza del metallo prezioso in essa contenuto, con l'avvento
della carta moneta il valore del biglietto veniva garantito dalla riserva aurea
dello Stato, ovvero i biglietti erano convertibili in oro.
Il 22 luglio 1944, gli Stati del mondo, a Bretton
Woods, costituirono il "Fondo Monetario Internazionale" e decisero di
adottare un nuovo sistema monetario: tutte le monete erano convertibili in
dollari, ma solo il dollaro era convertibile in oro. In altre parole, si era
creata una sorta di riserva aurea indiretta.
Tutti gli Stati del mondo costituirono, quindi,
delle riserve di dollari per garantire la propria moneta.
Quali furono le conseguenze ?
Per assicurare l'equilibrio del sistema, e la
richiesta di dollari avanzata dai Paesi che dovevano garantire la loro moneta,
gli Stati Uniti stamparono più dollari di quelli necessari alla sua,
precedente, circolazione interna.
Nel 1970 l'OPEC, cioè il cartello dei produttori di
petrolio, non solo aumentò il prezzo del greggio, ma pretese che questo fosse
pagato in oro e non più in dollari. Gli Stati che avevano riserve in dollari
cercarono di cambiarli in oro; oro che si sarebbe dovuto trovare nei forzieri
di Fort Knox in USA. Purtroppo, solo in quel momento, si scopri che l'oro non
era sufficiente e non copriva il valore dei dollari circolanti in tutto il
mondo. Le riserve auree nel mondo (valutate al 1975) non superavano le 200.000
tonnellate, mentre per coprire tutte le monete circolanti, ne sarebbero occorse
75.000.000; il che significa che ogni moneta aveva una copertura del suo valore
pari allo 0,3% in oro. Il 15 agosto 1971, Nixon annunciò a Camp David, con
decisione unilaterale, di sospendere la convertibilità del dollaro in oro. Da
allora, i Paesi continuarono a stampare moneta cartacea priva di qualsiasi
garanzia.
In altre
parole: da quel momento la riserva aurea non esisteva più, quindi la moneta
diventava un valore unicamente virtuale, e non ancorato all'oro, come era avvenuto
per secoli.